Tiziana ci ha lasciato
Il 6 novembre scorso Tiziana Spagnolli, moglie di Carlo Rossi segretario della nostra associazione, dopo due anni dall'asportazione di un tumore ad un rene ed un recente aggravamento della malattia, mentre concludeva il secondo ciclo di chemioterapia, ci ha purtroppo lasciati. Sembrava che tutto andasse per il meglio ma, durante il sonno, un arresto cardiaco poneva fine alla sua giovane vita di appena 58 anni. Lunedì 8 novembre una folla immensa, presenti numerosi amici verbiti, ha partecipato ad Isera (Trento) alla cerimonia funebre concelebrata con i Padri Verbiti di Varone.
Per volontà di Carlo, in ricordo di Tiziana, le offerte raccolte di 2.020 Euro dai partecipanti al funerale, dagli amici verbiti, dai coscritti del 1952 d'Isera, dal gruppo anziani El Filò d'Isera, sono state consegnate all'Associazione Amici Verbiti per progetti di solidarietà nella missione verbita in Romania.
Al termine del rito funebre Carlo, nel ringraziare i concelebranti, il coro d'Isera e tutti i presenti per la calorosa partecipazione e per la grande festa fatta in onore di Tiziana, ha voluto ricordarla con queste parole:
“Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il Giudice Giusto, mi consegnerà in quel giorno.”
Questo è un passo della seconda lettera di San Paolo apostolo a Timoteo che tre domeniche fa Tiziana ha ascoltato durante la santa messa. Fuori dalla chiesa Tiziana mi chiese:
Carlo, ho combattuto io la buona battaglia, sto conservando la fede? Ho risposto prontamente: Tiziana tu hai fatto e stai facendo il massimo che puoi fare, non ti preoccupare, il Signore è strafelice del modo con cui rispondi alla sua proposta di fede.
Così era Tiziana, sempre premurosa nel portare avanti la sua crescita religiosa e sempre attenta ad essere quotidianamente in sintonia con il volere del Signore e con le raccomandazioni della Madonna. Con Lei poi teneva un particolare rapporto di amicizia, di confidenza e di preghiera continua.
Dava sì importanza alla vita terrena ma l'impegno maggiore lo dedicava a prepararsi ad una vita celestiale che riteneva molto più importante e che doveva essere guadagnata con sudore. Ogni tanto di sera mi chiedeva di accompagnarla a messa, diceva che non c'era miglior medicina dell'eucarestia, migliore ancora della chemioterapia. Questa era Tiziana.
Francamente, non si preoccupava delle sue magagne, ma il suo pensiero era rivolto più a noi che le stavamo vicino, alla piccola nipotina Serena che voleva sì coccolare ma che le forze e l'umore ultimamente non lo permettevano, alla mamma Pina con i suoi numerosi problemi di vecchiaia. Pensava più agli altri che a se stessa.
Tiziana, hai amato la vita in tutte le sue espressioni. Tiziana, hai amato la gente con cuore aperto verso tutti. La fede semplice e schietta ti ha dato sempre respiro e forza. Questa è la tua eredità, l'eredità che ci lasci come regalo e come impegno.
Dal dolce sonno terreno, senza proferir lamento, senza batter ciglio, sei passata al dolce sonno eterno, proprio nel giorno dedicato alla Madonna, 1° sabato di ogni mese.
Ora hai raggiunto la meta che puntigliosamente volevi raggiungere, ti vedo in compagnia di papà Mario, di tutti gli altri tuoi cari, di Padre Adriano Maronese che in giugno, benché provata, hai voluto visitare prima che tornasse nella bottega del Grande Vasaio del profeta Geremia.
Ora anche tu sei in compagnia del grande Vasaio che ti ha creata.
Ciao Tiziana, grazie per l'amore che ci hai donato e grazie per tutto quello che ci hai insegnato.
Grande sei stata sulla terra e grande sarai anche nei cieli.
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