Decesso di Padre Gino Selvaggi

Il Rettore di Varone P. Gian Franco Maronese ha inviato la seguente comunicazione:

"Questa notte alle ore 1.00 del 13 gennaio 2018 è deceduto all'ospedale di Rovereto il confratello P. Gino Luigi Selvaggi. Ultimamente lo stato di salute era peggiorato e per un arresto cardiaco P. Gino ha terminato i suoi giorni terreni per ritornare al Padre dei cieli. Ci uniamo nella preghiera e lo affidiamo al Dio della misericordia."

Padre Gino nacque il 15 novembre 1930 a Driolassa-Rivignano (Udine) ed entrò come allievo nella Casa Missionaria di Varone nel 1941 assieme ad altri 40 ragazzi. Venne ordinato sacerdote a St. Gabriel (Austria) nel 1958. (vds. allegato Curriculum Vitae).

I funerali si svolgeranno nella Chiesa Parrocchiale Annunciazione di Maria a Varone (Trento) martedì 16 gennaio alle ore 14.30, anticipati dal Santo Rosario alle ore 14,00. Seguirà la tumulazione nella tomba dei Missionari Verbiti presso il cimitero di Varone.

Padre Gino Selvaggi

 P. Gino Luigi Selvaggi nacque il 15 novembre del 1930 in quella zona del nord-est del Nord Italia, dove si parla una lingua “il friulano”, conservata con orgoglio da tante generazioni. L'ambiente era caratterizzato e fondato in una fede cristiana vissuta come tradizione e che ritmava la vita intera. Frequentò le scuole al paese e quindi a Varone, come tanti ragazzi di quella zona. Già nell'anno 1948 lo troviamo a Roma per continuare la formazione attraverso il noviziato e altri studi. Ma la sua formazione più importante per il sacerdozio e il futuro lavoro missionario la svolse nel grande seminario di St. Gabriel a Moedling, vicino a Vienna, in Austria. Sono stati anni ricchi di aperture culturali e di studi filosofici, in un ambiente vivace e culturalmente ricco.

Nel 1958 fu ordinato sacerdote nella Congregazione dei Missionari Verbiti. Terminati questi anni di studio ricevette il mandato di svolgere il suo servizio missionario in Africa, precisamente nello Zaire o Congo belga. Spesso P. Gino negli ultimi ani ricordava i suoi impegni e le sue fatiche in terra africana. Ha svolto molti lavori che lui riassumeva in questo modo: “All'inizio fui missionario itinerante, poi insegnante, quindi parroco, e amministratore. Ma l'impegno maggiore è stata sempre l'attività pastorale in mezzo agli africani, che mi ha sempre arricchito e reso felice”.

C'è anche da ricordare il continuo contatto con i gruppi, i paesani, gli amici che hanno sostenuto il suo lavoro missionario in molti modi. Affermava spesso che la sua missione aveva le radici nel Friuli e in Italia, perché tanti frutti erano dovuti ai tanti benefattori che lo aiutavano e pregavano per lui.

Nell'agosto del 2003 a causa dei molti acciacchi rientrò in Italia e fu destinato alla comunità verbita di Bolzano, dove rimase attivo nella pastorale e aiutando nei lavori in comunità. Con l'andare degli anni le difficoltà di salute crebbero e si trasferì a Varone, dove poteva usufruire dell'aiuto delle Suore e trovare una comunità, con confratelli della stessa età, che offriva una assistenza specifica per gli ammalati.

Questi ultimi anni sono trascorsi illuminati da tanta fede e cercando con tenacia di superare il peso delle malattie dovute all'età. Dopo diversi ricoveri all'ospedale lo stato di salute è peggiorato ulteriormente, ed è giunto così il momento del passaggio alla vita presso il Padre. Dio ricompensi con la sua grazia e la vita eterna gli annunciatori del vangelo

P. Gianfranco Maronese SVD
Rettore comunità SVD di Varone