Decesso di Padre Franco Daltin
Alle 14.45 di ieri 26 febbraio presso l'Ospedale San Giovanni di Roma, a causa di un arresto cardiaco, padre Franco Daltin ha cessato di peregrinare su questa terra per presentarsi davanti al cospetto del Padre nostro nei cieli. Ringraziamo il Signore per averlo messo sul nostro cammino, per aver gustato la sua pacatezza e bontà e per avergli concesso quel premio tanto atteso e meritato.
Padre Daltin, nato a Torviscosa (Udine) il 13.11.1940 è entrato come allievo a Varone nell'anno 1951 assieme ad altri 31 ragazzi. In allegato il suo curriculum vitae redatto dal rettore Padre Gianfranco Maronese.
La prima cerimonia funebre si svolgerà a Roma poi il 1° marzo la salma verrà trasferita alla casa verbita di Varone dove alle ore 20.00 ci sarà una veglia di preghiera con la recita del santo rosario.
Il funerale si svolgerà venerdì 2 marzo alle ore 14.30 presso la Chiesa Parrocchiale di Varone poi la salma sarà tumulata nella tomba dei Verbiti presso il cimitero di Varone.
Padre Franco Daltin
Padre Franco Daltin è nato nel nord est dell'Italia, nel periodo della seconda guerra mondiale, il 13.11.1940. Tempi difficili e di grande difficoltà di sussistenza e di povertà, da una famiglia di lavoratori nei cantieri navali di Monfalcone. Tempi difficili per ogni famiglia anche per dare cibo e scuola a una famiglia numerosa.
Giunge a Varone, per continuare la scuola il 20.09.1951, ove presso la casa missionaria assolve gli studi fino alla quinta ginnasio. Quindi nel 1956, nel collegio di Roma, sotto la guida di P. Leo Haberstroh inizia il noviziato e completa gli studi teologici.
Viene ordinato sacerdote il 20 febbraio 1966 nella nostra chiesa di Nemi.
È sempre un attento e critico lettore, molto interessato agli avvenimenti della società italiana e alla storia in generale.
La sua prima destinazione è Varone, come formatore nel piccolo seminario. In questo tempo matura anche un desiderio di esperienza sociale e poi chiede di recarsi in missione, in Paraguay, ove c'erano già dei confratelli italiani. Questo è il periodo di esperienza pastorale più gratificante, nel quale sperimentò grandi soddisfazioni umane e sacerdotali. Rimase però sempre l'uomo della lettura e della conoscenza critica e profonda, per questo fu molte volte chiamato a cooperare anche nella formazione degli studenti verbiti.
S'apre quindi un periodo di esperienze nuove, nella Cuba di Castro: paese di grandi stimoli e aspetti problematici per i missionari e in generale per i cattolici. Sono anni in cui la vicinanza di una diversa concezione di vita e società pone molte domande e ricerca impegnativa per ogni sacerdote. In questo tempo avverte le prime difficoltà di salute: il cuore richiede cure più attente e per questo si trasferisce in Messico, sempre nella missione dei verbiti. S'impegna nel servizio formativo e pastorale, però la salute richiede nuovamente una cura maggiore e lo costringe suo malgrado a un ritorno in Italia.
Viene subito impegnato in vari compiti nelle case dei Verbiti in Italia, sia a Vicenza che a Varone, finché nel 2007 viene richiesto di trasferirsi a Roma con il compito di seguire gli studenti nei loro studi e nei loro lavori accademici. È l'uomo delle traduzioni, delle correzioni delle tesi, delle traduzioni anche per il Generalato. Questo è un servizio che lo soddisfa e che lo porta a trovarsi molto bene nell'ambiente romano. Però è sempre accompagnato da una salute cagionevole e specialmente la situazione cardiaca diviene sempre più problematica. Dopo vari ricoveri all'ospedale s. Giovanni di Roma il 26 febbraio 2018 alle ore 14.45 è ritornato alla casa del Padre.
La sua salma sarà trasportata a Varone di Riva del Garda dove sarà sepolto nella tomba dei Missionari Verbiti.
P. Gianfranco Maronese SVD
Rettore comunità SVD di Varone
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